Sinéad O'Connor

Per chi non vuole discutere di PhPBB, ma solo ritrovarsi tra amici a bere un caffè
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Vi metto il link per ascoltare un DJ Set di Silver DJ dove il primo pezzo è Stop un mio remix/riedit, dove suono anche la batteria elettronica.
Questo è un altro DJ Set mio che mi ha ridato Andrea (Echoes 64) perchè io, come al solito, non conservo mai nulla.
Sono entrambi molto lunghi e fatti senza punti CUE, lavoravo da perfetto imbecille! :hahaha:
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spiderman
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da spiderman »

Bravo Silver e vai
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Ho trovato altri DJ set che neppure ricordavo di avere, su vecchi portatili che usavo per mixare.

Con questa discussione sono entrato in un loop mentale pericolosissimo:
dapprima la mia attenzione laterale era occupata dalla dolcissima ossessione carpigiana, adesso che sono riuscito a soffocarla sono diversi giorni se non settimane, che è tiranneggiata dalla figura ingombrante di Brivido Nero.
Questa ultima è molto più pericolosa, perchè viviamo nello stesso paese e potrei vederla ogni giorno!
Ma perchè mi succede questo?
Perchè desidero avere un'amante di 62 anni?
Sono già in demenza senile?

Un mio amico mi ha confidato che l'algoritmo per scegliere le amanti sarebbe la formula algebrica: tua età diviso 2 + 5/6 anni; sarei fuori da ogni logica.
Io che sino a poco tempo fa, meditavo su di una ragazza molto carina e disponibile, ma che ha 27 anni! Dividevo per tre e non per due.😎
L'unica scusante che potrei addurre è che Brivido Nero, a tutti gli effetti, è stata la mia primissima morosa, e forse io tendo a vederla con il cuore di ventenne e non col cervello di sessantenne. Risulta sempre una grandissima gnocca... che darebbe tre piste a tantissime trentenni, la classe 1961 deve essere di ferro.
Comunque ventenne o sessantenne mi piacerebbe fare un'uscita solo io e lei: per capire quanti minuti resisteremmo, senza sentire l'urgenza fisica di toccarci a vicenda. Del resto da quando ci siamo lasciati, tolto la visita che le feci in ospedale meno di un anno dopo, dove per la prima volta al mondo e non successe più, due donne mi videro con le lacrime agli occhi, (sua madre e lei che vedendomi piangeva senza controllo) non ho mai più osato, anche solo toccarle una mano, tutte le volte che ci siamo casualmente incontrati, e mi pare che anche lei abbia esattamente la stessa pulsione-paura.
Ma so già che sarebbe disastroso, in ogni caso, magari pure patetico!
La vita non puoi farla scorrere indietro come un DJ Set!!!
La mia coinquilina ha quattro anni meno di me, ogni tanto le dico che la scambierei volentieri con due gemelle ventinovenni.... lei ormai a queste mie sparate non ci fa nemmeno una piega. :mrgreen:

P.S. Un maschio alpha che piange davanti a due donne?
Beh si mi è capitato, un unicum, ma era una situazione super-sovraccarica di emotività.
Vengo a sapere da terze persone che Brivido Nero era ricoverata all'ospedale, operata d'urgenza, della massima urgenza. In pericolo di vita mi aggiungono.
Va bene erano mesi (probabilmente quasi un anno) che ci eravamo lasciati in maniera sciagurata, e non ci eravamo mai visti né sentiti per riconciliarci, entrambi con nuove relazioni sentimentali in atto (nate solo per far vedere all'altro/a che tutto procedeva nel modo migliore!), ma ero arrabbiato che nessuno della sua famiglia mi avesse detto nulla di nulla.
L'ospedale di Sassuolo in quegli anni era a 80 metri dal mio ufficio.
Mi dico:
Vado a vedere come sta, magari non sarà neppure sveglia o ci sarà il suo nuovo moroso?
Beh me ne frego e vado a trovarla
Mi ero informato sul reparto e la stanza e mi precipitai.
La porta della camera era aperta, vedo da lontano che non ci sono uomini, ma solo sua madre seduta molto stancamente accanto alla figlia, tutta intubata. Entro circospetto, lei mi vede e comincia a piangere a dirotto; la madre si alza mi viene ad abbracciare come fossi suo figlio, e mi dice all'orecchio, senza farsi sentire dalla figlia
L'ha messa davvero bene! Come si è svegliata dall'anestesia ha chiesto di te....
Come se non ricordasse che vi siete lasciati.
Io la guardavo nel letto come era miseramente ridotta, e la madre nel mentre mi diceva
Luigi, ma stai piangendo!?!
Le dico che ero sorpreso pure io, ma che non potevo controllare tutto, e che avrei voluto rimanere solo con sua figlia, che dovevo parlarle.
Lei mi dice di non stancarla troppo..... ed esce accarezzandomi e asciugandomi, amorevolmente, il volto.
In effetti, per diversi anni, è stata come una mia seconda madre.
Vedo che Brivido Nero tenta di allungare una mano e io gliela prendo e stringo delicatamente. Non smette mai di piangere: le dico che tutto quello che le ho vomitato addosso il giorno che ci siamo lasciati erano solo emerite caxxate, che parlavo parlavo ma non dicevo per niente quello che sentivo davvero, ero solo sconvolto per come si stava concludendo la nostra storia, che la verità era quella contenuta in tutte le poesie che le avevo scritto.
Lei mi ha strinto forte la mano e mi ha fatto cenno di aver capito.
Come sua mamma ho tentato di asciugarle le lacrime e le ho detto che lei sarebbe stata sempre e comunque il mio Brivido Nero.
Sono uscito e ho continuato la mia vita come prima.

Ero persuaso che io e lei, il meglio del meglio di noi stessi, già l'avevamo mostrato uno all'altra, vivendo assieme spensierati, leggeri e irresponsabili; tutto quello che potevamo fare l'avevamo fatto innumerevoli volte, ed esaurito il meglio..... cosa può rimanere?
E' anche vero che avrei potuto lottare per tenermela e non rinunciare così passivamente, ma aspettavo un primo passo suo verso di me.
Non lo fece mai.
Si dimostrò, una bella tosta! (ma che fosse bella, forse pure troppo, mai avuto il minimo dubbio :-D)
Ma finalmente mi ero chiarito con il mio Brivido Nero e tolto un macigno dallo stomaco.
Non l'ho mai raccontato a nessuno dei miei amici, conoscenti e parenti, di questa visita che le feci, in cui mi mostrai fragile e vulnerabile, davanti a lei e a sua mamma. Ero contento di aver capito di non essere, monoliticamente, lo sbruffone del
io son io e voi non siete un caxxo!


Non ho più saputo piangere, nemmeno quando sono morti i miei genitori: avevo già speso tutta la mia emotività repressa in quel frangente, poi sono tornato ad essere il coglione di sempre, quello che non deve chiedere mai, ma non esente dai due di picche!

P.P.S. Prima ho scritto che Brivido Nero era bella, anzi pure troppo bella.
Mentre lo scrivevo mi è venuta in mente una battuta che fece un amico, all'ingresso di una discoteca, guardando una ragazza davvero poco attraente, disse, proprio senza alcuna premeditazione, e fece stare male tutti i presenti dalle risate, in puro dialetto reggiano
Ohh va bein eser brot, ma chi lee s'na profetà
Che si capisce abbastanza, anche se in italiano sarebbe
Ohh va bene che si può essere brutti, ma quella li se nè stà approfittando
:hahaha: :hahaha: :hahaha: :hahaha:
Ma me ne vengono in mente a centinaia: avevo delle amicizie molto poco altolocate e per nulla raccomandabili!
Peccato che molte non posso scriverle perchè travalicano, per usare un eufemismo, il comune senso del pudore.
Come si può intuire l'argomento era sempre le donne, le ragazze, le femmine: monotematici all'ossessione.
A pensare a certe serate con i miei amici di un tempo, capisco che ho avuto una giovinezza davvero privilegiata, anche se al tempo non la pensavamo affatto così!
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Debbo fare alcune rettifiche altrimenti Brivido Nero si rifiuterà, a prescindere, di uscire anche solo a prendere un caffè con me!
(Maledetto il momento in cui le ho dato il link per leggere questa discussione!)
1) Il primo anno abbiamo fatto sesso non più di 2 volte al giorno. Che poi comunque mi superano il numero di 700, mica bruscolini.
2) Quando sono andato a trovarla all'ospedale non le ho solo asciugato le lacrime ma prima di andare via l'ho pure baciata sulle labbra.
Non son potuto andare oltre, che appena fuori dalla porta c'era sua mamma e poi aveva una serie di tubicini collegati alla braccia.
E non capisco come per una donna possano contare queste precisazioni, saranno più romantiche quando pare solo a loro; così si scade nel tassonomico!
Penso che voglia rimarcare che, come l'ho scritta io, sembra che lei avesse perso la testa per me, mentre io avevo tutto sotto controllo, e non era proprio così: dovevo continuamente drogarla, a sua insaputa, per mantenerla in quello stato mentale di sottomissione. :mrgreen:
Brivido se leggi sappi che sto scherzando!
Non ho mai scritto che io fossi refrattario alla sua bellezza o che non mi fossi innamorato perdutamente di lei, ci terrei a precisarlo.
Ma soprattutto devo scrivere le terza rettifica, che sarebbe assolutamente prioritaria.
3) La prima volta che abbiamo consumato, sono durato, vergognosamente, lo spazio di 5 secondi. :oops: :oops: :oops: :oops:
Potrei enumerare 100 concause a mia discolpa: tipo l'invasione delle cavallette ecc ecc. ma passo con nonchalance.
Non è poi stato difficile, pensavo anche peggio.

Fatto: adesso vediamo se la bimba mantiene la parola. :roll:

P.S. questa sarebbe la mia barista cinese ventisettenne, ha il bar di fronte la mia vetrina dell'ufficio, mi tocca vederla tutto il santo giorno. Non ci crederete ma è pure simpaticissima.
Va bene è sposata, ma le ho già fatto capire che non sono affatto geloso del marito :o.O:
Ho mandato alcune sue foto a systemcrack, (foto intere, dove si percepisce l'armonioso sviluppo del suo corpo, vedi tette e culo) di cui conosco un poco i gusti femminili e sò per certo, che le est-asiatiche a Marco piacciono.
A me neanche a dirlo: preferendo le more coi capelli lunghi e gli occhi scuri e bocca carnosa..... mi pare che le asiatiche se ne approfittino!
Poi lei parla come quelli che prendono in giro i cinesi, mi chiama
Amole mio!
Capita che se entro in bar che c'è anche suo marito mi dica
Amole mio cosa vuoi? Me? Un caffè?
Io le rispondo che visto che c'è Matteo (il marito) vada per un caffè fatto con amore. :mrgreen:
E Matteo sorride.
Ultima modifica di Silver Surfer il settembre 12, 2023, 5:27 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Darkman »

Se questa brivido nero convive con te come mai vi dovreste chiarire pubblicamente? Poi al punto 2 avevi scritto al femminile e ora vedo corretto...
A meno che tu sia un emule di John Holmrd non credo ci possano interessare i tuoi exploit sessuali :mrgreen: di cui Efisio pone molte riserve.
Cmq Brivido nero...a noi non risultano tradimenti con russe o bielorusse, è stato un tipo solitario (che facesse in solitudine non ci è data notizia salvo qualche pornazzo su YouPorn).
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Mi sa che sei un poco confuso.
Brivido Nero non è la mia coinquilina, è stata la mia prima morosa, ma ci siamo lasciati nel millennio scorso.
Sarebbe una mia coetanea, ma lei è una fuoricategoria, una sorta di all-round per usare un termine improprio anglosassone.
Ci mancherebbe giusto, che la coinquilina leggesse questo thread.
Per il punto due non capisco cosa era femminile, a me potresti dirmi di tutto, ma la mia parte femminile è sicuramente nascosta benissimo sotto il mio fisico da maniaco salutista.
Come ho già rimarcato, io sin da giovane seguivo il sistema di J.P. Muller, ma alla lettera, e avevo il fisico uguale a lui difatti, percentuale grassa corporea praticamente assente: ti dico già che le generazioni attuali se lo facessero, solo la prima settimana andrebbero incontro ad una mortalità superiore al 99%.
Io non sono John Holmes: ho un fisico molto più armonioso. Ho messo su una dozzina di kili (muscoli) in più rispetto ai vent'anni: non ho più il metabolismo di una volta e adesso uso per allenarmi anche i pesi (mai eccessivi), prima sempre abiurati (chi non cambia mai idea è un cretino!) visto che ho sempre preferito l'agilità e la misura classica delle forme fisiche, alla forza bruta e alle abnormità muscolari, tipiche del BodyBuilding.

Certo che adesso, pure rasato a zero, sembro un bodyguard, magari non di primissimo pelo. :ok:


La mia dotazione naturale non mi ha mai creato problemi di sorta.
Per le asiatiche, comunque, sarei già eccessivo frtbtrb

P.S: che riserve porrebbe Efisio?
Io ho scritto solo minimissima parte di ciò che ho fatto, (come prestazioni sessuali) ho trascurato la grande maggioranza delle mie performances di cui non vado fiero, perchè non usavo i riguardi e le attenzioni necessarie con le ragazze del tempo, e prima di metter su la morosa, avevo esclusivamente rapporti occasionali!
Ero un coglione totale, l'ho scritto tante volte.... ma si sa che i coglioni attraggono magneticamente le donne!
Facevo sesso solo per il mio piacere personale: avevo capito meno di zero, mi ha aperto la mente e mi ha proiettato in un mondo infinitamente migliore, proprio Brivido Nero.

Adesso sono un vecchio coglione redento.

P.P.S. fate conto che quando Lulù (la mia barista preferita) vede che sono sbracato nel mio ufficio, e mi vede perchè la mia vetrina e a sette metri dalla sua, spesso esce e si siede apposta proprio di fronte a me così. Ora ditemi voi la mia concentrazione dove va a parare?
Tra l'altro, in questo specifico caso, indossa una magliettina.... che in inglese incita ad autoservirsi! :roll:
Ci vorrebbe tanto autocontrollo, ci vorrebbe!
Poi lei ha preso l'abitudine di portarmi direttamente in ufficio, quando vede che la segretaria è uscita, il pranzo preparato con le sue manine affusolate, un paio di volte alle settimana.

Voi direte: ma imbecille, tu hai 62 anni e lei 27!?
Lo so... ma ha iniziato lei! (sono al livello dei bambini delle elementari, a forza di attingere al fanciullo che è in mè)
Le ho detto che potevo pure essere gay, ma lei
sostiene che la prima volta che la vidi, ero nel mio ufficio al telefono, lei passò sculettando, esageratamente, davanti alla mia vetrina, e per poco per ammirarla meglio, non cascai sul pavimento, perdendo l'equilibrio instabile dato dalla poltroncina con le rotelle su cui ero stravaccato.
Deduttiva, la donna!
Comunque quella poltroncina dovrei cambiarla, sono quasi caduto già un paio di volte: se passasse Brivido Nero con qualsiasi mise, mi sfracellerei al suolo di sicuro. :roll:
Caxxo non riesco a scrivere 20 righe senza che inserisca nelle frasi il mio Brivido Nero, mi sono accorto che allungo pure le strade in macchina, solo per passare davanti al suo negozio, vederla quindi per lo spazio di un nanosecondo e già mi sembra di stare meglio: dovrei farmi vedere da uno davvero bravo!
Mi va a catafascio la definizione dell'amore che ho citato molti post in precedenza, in questa stessa discussione.
Perchè adesso mi pare che quello che provo per Brivido Nero può avere solo un nome: Amore! Amore incondizionato.
Quindi la correggo:
L'amore non esiste. E' un miraggio, un frutto della mente. Oppure se preferite, l'amore esiste, potenzialmente solo quando non si concretizza. O si è concretizzato molti ma molti anni prima.
E' un'emanazione mentale, fatta di speranza, attesa e proiezioni.
Ora che io ammetta di amare una donna prima ancora che lei mi abbia detto di essere innamorata di mè, non è tollerabile!
Sono sempre stato attentissimo a non cascarci mai e ora a 62 anni mi ritrovo in questa situazione paradossale: debbo farla velocemente decantare e tornare ad essere il coglione di sempre. :roll:

A Lulù ho detto che ho 50 anni ( volevo dire 46, Valentino Rossi docet, ma poi, in un rigurgito di coerenza, ho arrotondato) e che lei ne abbia 27 non ci credo: le est-asiatiche fregano peggio di me!
Penso che possa averne anche 31/33/35, le cinesine sembrano tutte giovanissime fino ai 40, poi a 45 sono già vecchie.
Ho fatto amicizia anche con Matteo, il marito, che poi è cinese pure lui: si fanno chiamare così per semplificare i loro veri nomi.
Non è colpa mia se io il fisico di Matteo l'avevo già a 13 anni.

P.P.P.S. Incredibile: ho trovato una brutta copia di una poesia che ho scritto a Brivido Nero (e ridaje), datata Gennaio 1984!!!
Può significare solo una cosa, che io debbo retrodatare tutti gli avvenimenti sopradescritti, di un anno intero.
Quindi il capodanno citato non era 1984/1985 ma bensì 1983/1984: questo indica che io a 22 anni avevo già la morosa, (può starci ho iniziato a 16 anni ad andare in discoteca, mi ricordavo di essermi divertito per parecchio tempo, senza avere la tipa che mi marcava fisso, sono comunque stati sei anni interi) ma soprattutto che Sinead quando mi avvicinò era assolutamente m.i.n.o.r.e.n.n.e.
Poi ad essere sincero, quel capodanno l'ho un poco romanzato, sarebbe roba di quarant'anni fa, anche se quel giorno rimarrà per me indelebile nel tempo, il quarto ragazzo che descrivevo come mio amico più grande, e perdutamente innamorato di Mora (Brivido Nero), nella realtà era un mio parente.
I fatti della discoteca erano tutti veritieri, ma non dormimmo in Hotel, eravamo tutti ospiti a casa di miei parenti di Belgrado.
La macchina venne rigorosamente prestatami da mio padre, e io avevo guidato senza pause da Modena a Belgrado, del resto l'avevo già fatto altre volte quel viaggio, ero pratico anche delle strade slovene sino a Zagabria, due ore soltanto per arrivare alla frontiera di Trieste; fermandomi solo per fare gasolio, nella notte mentre tutti gli altri dormivano.
Nel viaggio eravamo in quattro come scritto in precedenza, le due ragazze dietro che dormivano come se fossero sedate, anche perchè io mi ero incaxxato con entrambe, andando a prenderle a casa loro, avevano fatto mezzora di ritardo ciascuna; si aspettavano magari che le dicessi quanto fossero belle, carine ed eleganti.... ed io invece dissi loro che adesso dovevo, forzatamente, andare più forte del previsto per essere a mezzanotte precisa alla frontiera, che se avevano paura della velocità, chiudessero gli occhi e dormissero pure, che ero abituato e anzi mi piaceva, guidare ore e ore di notte da solo in autostrada, mi presero subito in parola: ero stato scorbutico, lo sapevo, ma i maschi alpha sono fatti così :mrgreen:.
Per essere alla frontiera di Trieste in due ore, ho tenuto una media sui 175 all'ora, non ricordo che limiti c'erano, ma ero oltre di sicuro, causa la partenza ritardata.
Guidavo senza problemi molto veloce: già a 16 anni.
Mio nonno mi faceva guidare in prima media, quindi a 12 anni, Citroen 2Cavalli e Renault R4 con marce a cloche, Fiat 500 con le marce semi sincronizzate, per cui nelle scalate, per non grattare dovevi fare la doppietta. A 14 anni parcheggiavo i furgoni della ditta di mio padre, che il garage stretto richiedeva manovre precise al centimetro.
Giunto in mattinata a Belgrado, ricordavo il condominio del rione in cui abitava il mio cuginone, fortunatamente in un quartiere periferico, perché girare il centro della capitale era proibitivo. Ricordo che al tempo ci si poteva avvalere solo delle cartine geografiche.
Alle tre del pomeriggio il centro storico era gremito di gente, tutti avevano finito di lavorare, un formicaio, poi a quell'ora d'inverno era già buio pesto!
Gianni, mio cugino di una decina d'anni più grande di me, lavorava all'ambasciata italiana a Belgrado.
Aveva già doppia nazionalità, avendo fatto il servizio di leva in Italia e per imparare meglio la lingua ha vissuto a casa mia per alcuni anni e lavorato pure nella ditta di mio padre.
Per me, primogenito, è stato come avere un fratellone maggiore, ma in tutti i sensi essendo fisicamente, un vero colosso.
Come tutti gli slavi non ha tutte le rotelle a posto.
Lui ha sempre sostenuto che pure io ho sangue slavo da parte di mamma, e quindi proprio a posto a posto non potrò mai essere.
A quel tempo, del capodanno cioè, era già sposato con prole, ma come tutti a Belgrado, anche come sua moglie Jovanka, aveva l'amante, una ragazza bionda che mi avrebbe presentato allo Studio B quella serata, ma non le tengono nascoste al coniuge, anzi quasi sempre si conoscono pure.
Ero a parlare con mia cuginetta Tatiana e le sua amica Slavitza, quando Gianni mi chiama in cucina e finalmente soli mi dice
Ma chi è quel grandissimo pezzo di mora seduta vicino a Claudio? A te non interessa proprio?
Claudio, altro mio cugino, quello invaghito di mora, venuto con me da Sassuolo.
Rispondo
Sarebbe una sua amica. Io l'ho vista ieri sera per la prima volta, a quanto mi risulta, a lei sono pure molto antipatico
Lui
Fratello senti me.
Da quando è qui in casa, non fa altro che guardarti con la coda dell'occhio.
Non ha perso un tuo movimento.
Aspetta solo te, ma cosa le hai fatto in macchina, bastardone?
Io
Nulla.
Claudio mi ha detto che vuole provarci lui, di non mettergli il bastone tra le ruote. Ma è dura vedendo che razza di femmina è. Mi sembra addirittura troppo bella!
Gianni
Mettiti in testa che noi maschi scegliamo le donne che ci scelgono.
Lei ha scelto te! Smettila di fare lo scemo con Slavitza.
Adesso io vado di la e chiamo Claudio in cucina tu vai a sederti al suo posto con questi due aperitivi, uno per lei e poi caxxo dille qualche cosa, non conta cosa, ma conosco benissimo la tua capacità d'ipnotizzare le donne.... ho fatto un ottimo lavoro con te.
Vado con gli aperitivi e mi siedo accanto a lei sul divanetto nel posto dove prima c'era Claudio, le porgo un bicchiere e le dico
Prego. Attenta che gli slavi usano l'alcool in dosi massicce; mio cugino Gianni al mattino non prende il cappuccino ma una tazza di grappa!
Non dirmi che sono stato scostante ieri sera, lo so di mio, del resto mi avevano detto che io ti stavo molto antipatico.
Resetto tutto e riparto da zero.
Volevo però dirti che quando dormi .....sei davvero bellissima.
Lei
Grazie dell'aperitivo.
Come facevo a dire che sei antipatico se non ti conosco neppure?
Ma non ho capito sarei bella solo quando dormo?
Ribatto
Quando dormi hai una bellezza rilassata, rassicurante. Da sveglia diventa una bellezza che intimorisce.
Comunque mi chiamo Luigi e tieni presente che oltre a vederti dormire, so già anche dove abiti.
Lei
Lo sapevo il tuo nome, scusa se ti metto a disagio allora.Vuoi che dorma ancora?
Io le ho sorriso e le ho risposto che io avrei dovuto dormire un poco, che altrimenti non sarei arrivato sveglio a mezzanotte, avendo guidato tutta notte e mattinata e le ho descritto lo Studio B (teatro del capodanno imminente) dove ero già stato diverse volte: una discoteca, radio e TV privata, sviluppata in un edificio a due piani, dove solo il secondo era adibito a TV e radio, i primi due a gigantesca discoteca e uffici; tra le altre cose nella discoteca del primo piano, dove non saremmo fortunatamente andati, il DJ mi conosceva molto bene e metteva quasi sempre delle cassette, mixate da me, che gli passavo tramite Gianni.
Il ghiaccio era rotto, ma Claudio mi guardava di traverso.
Quando lei cominciò a provocarmi non eravamo solo noi due dietro in macchina, ma eravamo in 5; 5 dietro e 2 davanti, 4 femmine e 3 maschi: alla guida andò mio cugino Gianni alto 2,07, non ci stava dietro, poi mia cuginetta Tatiana diciottenne, stazzava già sul metro e ottantacinque, la sua amica Slavitza che era sul metro e ottanta che per loro è uno standard, a rigore e statura sarei dovuto andare io davanti, ma con tutto quel ben di Dio che si doveva schiacciare dietro, io mi sono offerto subito volontario a stare sacrificato!
Il dettaglio che la macchina (una Audi 100 turbodiesel) fosse omologata per 5 e non per 7 non mi tangeva minimamente, mio cugino aveva dei permessi speciali che la facevano diventare alla stregua di una auto-blù dell'ambasciata italiana. La Milizia (polizia e carabinieri insieme) avrebbe chiuso non uno ma due occhi. e vai
Per esigenze stringenti di spazio, almeno due ragazze dovevano accomodarsi sopra a due ragazzi (il contrario sarebbe stato poco galante) e Brivido Nero invece di andare sopra al suo spasimante, pensò invece di appoggiare ben bene le sue terga sopra di me, (Gianni non si sbagliava affatto: aveva scelto me!
Non si può descrivere a parole cosa fosse lei a 22 anni.... e allora non la descrivo) provocando una mia reazione pari alla sua provocazione. :-P
Ricordo nitidamente ancora adesso, che speravo che mio cugino sbagliasse strada per prolungare la mia dolce sofferenza, che a Belgrado le strade erano piene di buche e dossi, quindi lei doveva aggrapparsi mano nella mano a me, aveva pure i guantini di pizzo neri: la sua bellezza stratosferica, debbo dire che all'inizio mi obnubilava.
In quei frangenti ero molto credente, mi dicevo:
Dio esiste davvero, e pensa pure a me!
Quando qualche tempo dopo la presentai a mia mamma, il suo commento candido, quando fummo soli fu
Non oso nemmeno pensare..... che bellezza di nipotini potreste regalarmi
:roll:
Ma pur essendo totalmente irresponsabili, abbiamo avuto il buon senso di non creare altri bellissimi irresponsabili.
Lei comunque in seguito mi disse di quel viaggio che quando scese da casa per entrare in macchina, io nonostante fossi molto contrariato,
le ho aperto galantemente la portiera, e lei già aveva capito che io, assolutamente, dovevo essere il suo nuovo moroso.

Al destino non ci si può opporre.
Se ripenso a certi nostri comportamenti del tempo, non riesco a darmi spiegazioni razionali: nel senso buono del termine, eravamo totalmente folli, probabilmente aveva un ruolo predominante, il mio sangue d'origine Slava. :mrgreen:
Richiamati, nella caserma dei carabinieri di Sassuolo, due volte nel giro di una settimana, eravamo in macchina a fare i nostri comodi e qualcuno lo ha segnalato con telefonate anonime. E vai in caserma: segui tutta la procedura burocratica, spiega perché, percome i nostri rapporti personali e fornisci i documenti.... arriva il responsabile più alto in grado e quello conosce sia mio padre che il suo..... un vero strazio.
La settimana seguente, dopo essere stati al ristorante, torniamo alla macchina, parcheggiata proprio di fronte alla caserma dei carabinieri, quella di un tempo in via Pretorio, sotto lo sguardo delle telecamere fisse e cosa facciamo? Stiamo in macchina per tempo indefinito, ovviamente viene un carabiniere a vedere perché non partiamo.
Il vetro della portiera era tutto appannato, piovigginava pure, sento bussate sul finestrino, ci ricomponiamo un attimo ma dal busto in sù eravamo perfettamente vestiti, pulendo con la mano il finestrino, riconosco la divisa dei carabinieri.
Apro il finestrino agendo sulla manovella e saluto il carabiniere educatamente.
Lui, ci guarda entrambi e dice
Ma ancora voi due? Io non vi ho visto, andate via e se vi rivedo qui vicino in macchina, giuro che vi arresto!
Sembrava che le cercassimo: ancora adesso non mi capacito di aver fatto certe cose, (non provo neppure a spiegare come mangiavamo la frutta a fine pasto nei ristoranti, perchè mi vergogno solo a pensare di aver fatto, e ripetutamente certe cose, poi davanti a numerose altre persone) e magari giudico superficialmente in maniera spregevole i giovani di adesso..... scordandomi dei comportamenti assurdi che avevamo.

Aggiornamento: ho detto alla barista che ho 62 anni, lei mi ha detto che lo sapeva da sempre visto che conosce bene mia sorella! scok
Matteo suo marito, mi ha detto che hanno venduto il Bar e fra pochi giorni torneranno in Cina, che sono tanti anni che non ritornano.
Ho fatto a lui e a Lulù i più grossi auguri di una serena vita: sono giovani e belli.
Ho parlato amabilmente con Brivido Nero dentro il suo negozio. Mi ha preso e analizzato la mia mano sinistra, vedendo che porto la fede all'anulare, e non ho avvertito nulla di strano.
Come se mi toccasse una donna qualsiasi!
Lei cerca in me, quel ragazzo magnifico che le scriveva le poesie, che sapeva precisamente come toccarla, baciarla, spogliarla e amarla come non ci fosse un domani.
Anche a me manca da morire quella ragazza magnifica, che sapeva precisamente come toccarmi, baciarmi, spogliarmi e mi amava come non ci fosse un domani.

Abbiamo capito che non c'è più quella straordinaria magia; se mi toccava, provavo un fremito in tutto il corpo (da qui il nomignolo che le diedi di Brivido Nero): non c'è più nulla, adesso è solo una bella donna agè che mi sfiora.
Potremmo fare sesso, ma non potremmo mai amarci come prima: per me sarà sempre una bellissima donna, lei mi trova irresistibile (però me lo dice adesso, me lo avesse detto quel giorno all'ospedale, nel quale ero anche molto vulnerabile, sarei sicuramente tornato con lei, all'istante!!!).

Potessi riavvolgere il tempo indietro, col senno di poi, non l'avrei lasciata andare via mai e poi mai: il brivido ho capito che lo puoi sentire solo per una femmina, non è una cosa replicabile, e molti suppongo non l'abbiano neppure mai provato.
Col senno di poi, son piene le fosse.
Magari con tutti quei brividi.... sarei poi morto di freddo. :twisted:

In realtà ora siamo come due estranei, e aborro scrivere che io e lei siamo come estranei.... io e lei che siamo stati per anni e anni una cosa sola, monolitica, che gli amici ci prendevano pure in giro, ma è la cruda realtà: ci siamo accuratamente evitati per più di 30 anni, per non farci del male, adesso non possiamo pretendere nulla; quei magnifici ragazzi non esistono più! Li abbiamo soppressi nel tempo, io e lei! :( :( :( :(

Ad una certa età, i ricordi vanno preservati, vanno conservati in uno scrigno nascosto, inaccessibile al mondo intero.

Adesso sto meglio con me stesso e la mia coinquilina, che mi sopporta e supporta sempre.
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto Brivido Nero al cui tocco percepivo i raggi B, nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Inserisco altri due link per scaricare vecchi miei djset.
Il primo, a cui tengo maggiormente, sarebbe un sunto di un djset molto corposo che feci espressamente per Bionda Maledetta, ma che girai pure a Bongo e Carla.
Trattasi di una sequenza di pezzi disco della Golden Age, quelli che utilizzavo prevalentemente anche nelle serate in cui ero in consolle.
Per chi non conoscesse Bongo e Carla, li conoscevano senza dubbio Hermes ed Efisio, sicuramente Bongo, erano due programmatori con i controcoglioni, pure tecnici forensi giurati, che lavoravano per le università La Sapienza di Roma e La Normale di Pisa; si scambiarono i posti quando Bongo si sposò andando a vivere presso Roma.
Mi sa che così a occhio pensassero che io fossi più giovane di loro, leggendo quello che mi scriveva e io scrivevo a Gloria: era vero il contrario.
Carla, quindi si spostò a Pisa, alla Normale, ma tanto normale non mi pareva proprio, forse aveva parte di sangue slavo nelle vene come me.
Era attratto dalle femmine quasi quanto Silver Surfer :-D, e mi immagino come doveva trovarsi, costretto, in mezzo alle giovani studentesse.
Girava in moto, e mi scrisse (chattavamo su linee private che mi metteva lui a disposizione) che aveva agganciato delle bellissime ragazze con dei miei djset.
Risultava un admin fantasma del forum BBD, ma lo beccai in aree ad accesso esclusivo, e non poté negare l'evidenza.
Aveva una preparazione hacker allucinante.
Si collegava al forum con IP a piacere: una volta mi disse di tracciarlo se ero capace.... risultava che utilizzava un
terminale della CIA sede di Langley!!!
Bongo queste cose non le avrebbe mai fatte, non so se fosse al corrente della deriva presa da Carla. fistiotto
Quando lui e Bongo pensarono di aggiornare BBD al nuovo 3.0.0. io non profferii parola, sapevo fare quei passaggi perché li avevo già provati su forum anglosassoni, ma cosa dovevo mai insegnare a due tipi del genere?
Poi come alterguru di Altervista ho preso coscienza che i danni maggiori ai siti dinamici li procurano gli amministratori improvvisati ma pure quelli superesperti: i primi perchè fanno senza sapere i secondi perchè sanno fin troppo, e non considerano nemmeno che qualche cosa possa andargli storto... quindi non procedono con le cautele necessarie.
Difatti Carla, nell'aggiornamento del database, perse pezzi delle tabelle senza avere un backup decente.
Da non credersi: gli scrissi di non preoccuparsi che avrei fatto un deface del forum, lasciando tracce mie e di Bionda Maledetta, che non eravamo molto inclini alla nuova politica del forum e quindi malvisti dalla maggioranza dei graduati.
Ma poi non capii mai con precisione se Carla e Bongo registrarono quel defacciamento o meno, oppure se fui così bravo da non lasciare tracce evidenti come supponevo: nessuno ci accusò con prove di nulla.
Semplicemente si erano stancati: Bongo lo immaginavo con la sua famiglia, Carla che circuiva le studentesse più procaci.
Ci siamo persi di vista e mai più sentiti.
L'altro djset sarebbe il secondo di una serie che realizzai con genere Drum & Bass, musica molto veloce su tappeto ritmico basso/batteria che la fa da padrone, divenne di moda in Italia una dozzina di anni dopo; il primo della serie che girai pure a Vale per l'università di Perugia ( dove studiava la povera Meredith ), penso di avervela già linkata.
Non ricordavo che Vale aveva litigato con tutti e quindi forse anche con me: io per natura non sono rancoroso, sono molto accomodante.

Alcune precisazioni sull'aggiornamento del post precedente, nel quale riferivo di un amabile incontro avuto con la mia Brivido Nero.
Il fatto conclamato che non c'è più la magia che esisteva quando facevamo coppia fissa, cosa di cui ero praticamente già certo, non significa che lei non mi attragga fisicamente: rimane una femmina superba (il mio povero cuore pure brachicardico, avrà sempre uno spazio per lei a prescindere), ma dovremmo ricostruire la conoscenza reciproca, non ricominceremmo da zero ma da tre, come diceva Troisi, solo che dovremmo farlo senza darlo a vedere: dovremmo diventare amants secrets.
A Sassuolo non sarà facile: girano troppi amici e amiche della mia coinquilina e del suo compagno, per non parlare dei miei amici e dei suoi, che sono ovunque.
Volere però è potere!
Chi vivrà vedrà.

Vi scrivo ora dei mondiali di calcio del 1990, dove ho dei filmati (VHS) in cui ci siamo io e Gianni, che era accompagnatore ufficiale della Jugoslavia, in cui giochiamo una partitella con loro (Gianni si nota subito, è il più alto e vecchio; io se non sentite l'audio in cui smoccolo in italiano, sono invece irriconoscibile in mezzo a loro, del resto sarei un sanguemisto) e in cui dopo, sfido e perdo per poco, Robert Prosinečki in una gara di palleggi prolungati.
Ho pure i filmati di una gara di tiri da fuori area in cui cercavano di colpire la traversa, anche Savićević e Susic e Robert la colpì tre volte di fila!
Se penso al ritiro dell'Italia dove non entrava uno spillo, gli slavi erano avantissimo, che poi non erano solo slavi, era un mix di croati, bosniaci, macedoni, sloveni ecc. ecc., accompagnati pure dalle provocantissime fidanzate/mogli :roll: fistiotto
C'erano anche Bokšić e Jarni che giocarono nella Juventus e l'immenso Dragan Stojković che era amicone di Gianni (lui lo chiamava Pixie), poi altri campioni che giocarono in Italia come Srečko Katanec, Darko Pančev e il croato Davor Šuker, mancavano Zvonimir Boban e Siniša Mihajlović e anche Vladimir Jugović: uno squadrone ugualmente e come si divertivano!
Un pomeriggio siamo andati io Gianni e tutta la squadra (senza le loro compagne) in piscina a Spezzano di Fiorano, che sarebbe un posto sull'orrendo, ma gli slavi sanno vivere persino meglio dei napoletani.
Giocavano nel girone di Verona, ma ironia della sorte,
erano in ritiro a due chilometri dal mio paese, a Salvarola Terme, mi ha detto che lui non c'entrava ma penso che Gianni spinse perchè scegliessero la zona di Sassuolo che lui ben conosceva, e si sono allenati nel campo che è a 15 metri da casa mia; Pixie Stojković è venuto anche nel mio appartamento, dove solo vivevo, dormivo e mixavo musica, in un unico grande ambiente, il cui balcone dava direttamente sul campo dove loro si allenavano.
Ho chiesto a Gianni come mai fosse amico di Pixie, visto che lui è un tifoso sfegatato del Partizan e Stojković io lo conoscevo come bandiera della Crvena Zvezda (Stella Rossa), acerrima rivale di Belgrado; sono stato allo stadio Maracanà a vedere un derby e non ho mai avuto tanto paura di non uscirne vivo. Anche io ovviamente tifavo Partizan, e Gianni mi ha detto che da ragazzino Pixie è cresciuto nei bianconeri, passando alla Stella Rossa solo da grande.
Mai visto da vicino un giocatore con tanto talento, anche il famigerato Dejan Savićević, che nel Milan vinse tutto, aveva un rispetto infinito per Pixie.

Conosco da quando era bambina Francesca Fantuzzi, perchè amico d'infanzia della mamma, la moglie di Domenico Berardi, e siccome il fratello della mia coinquilina è un pezzo grosso di Mapei, ed è l'unico di quel rango abitante a Reggio Emilia, ha facoltà di accompagnare in tribuna VIP i clienti maggiori al Mapei Stadium, li porta persino negli spogliatoi e gli presenta i giocatori.
Io mi sono aggregato alcune volte.
Soprattutto quando viene ospite la Juventus.
Ovviamente preferirei visitare gli spogliatoi della squadra femminile, che si allena a Sassuolo, a fianco di Cà Marta, dove faccio manutenzioni varie, ma non c'è verso d'entrarci!
Anche se dicono, voci insistenti di corridoio, che la stragrande maggioranza delle giocatrici di serie A, siano lesbiche dichiarate; comunque hanno dei fisici niente male.

Ripensandoci ho avuto i primi trent'anni superintensi frtbtrb
Poi non ho ancora scritto nulla dell'anno che ho fatto a militare e nemmeno degli anni trascorsi all'università di Modena!
Per non parlare di alcune serate speciali fatte in discoteca.
Ma discoteche di una volta, mica i localini minimalisti di adesso!
Entravi e c'erano sul tipo di due/tremila donne da importunare, ma anche che ti importunavano loro.
Il mio habitat naturale.

Pongo rimedio e metto una foto anche della coinquilina, rigorosamente di spalle, a circa 50 anni a Comacchio.
Le avevo appena detto che vestita di nero avrebbe avuto caldo... e lei mi rispose, come al solito, offendendomi.
Le cinquantenni sono problematiche, meglio lasciarle perdere. :roll:
Non si capisce che ha due lauree, ma si vede il fisico slanciato, quando la conobbi a 26 anni sembrava una fotomodella!
Di Brivido Nero non ho foto, mi farebbe male fisico guardarle.... e se siete eterosessuali, farebbe molto male anche a voi! ciao
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Darkman »

Mazza...Dovrei pagarti i diritti d'autore :)
Non ricordo se te l'ho gia cgiesto...Ma Bongo, Carla, Duscudi e Bossogh sono ancora in contatto con te in qualche modo? Sono nomi che ci riportano a un pariodo bellissimo dei forum. A diversi utenti di sospc forum ancora inesperti in privacy riuscci a dare un volto perchè si registrarono con mail utilizzate nei social, altri come sorgae con una intuizione...Ricordo che Bongo riusciva a rintracciare gli utenti dall'IP.
Brivido Nero era su sospc?
Prima ci si nascondeva, oggi com Facebook si è invertito il concetto.
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Caro Luigi, mi permetto di scriverti così perchè ti immagino ormai come un amico,
ti rispondo in maniera articolata:
Brivido Nero non è il nickname di un utente di forum, è il nomignolo con cui io, e solo io, con presente solo lei, chiamavo la mia stupenda fidanzata dell'epoca, in realtà si chiama Emanuela.
Scrivo stupenda, perchè di meno non poteva essere certamente, per farmi cambiare il modo di concepire le notti e le discoteche. e vai
Lei ora è una donna agè di 62 anni, mia coetanea di Sassuolo.
La chiamai così perchè toccandola, il mio corpo sussultava in un brivido di piacere.
Era un Viagra naturale!
Abbiamo vissuto assieme dai 22 anni sino a circa i 27, cinque anni d'eccitazione sessuale; ho praticamente abitato con la sua famiglia: ero l'unico maschio in mezzo a tre femmine, tra lei, la madre e la sorellina (anche lei aveva un debole per me, e mi faceva tenerezza), con il padre sempre fuori per lavoro, che si diceva contento che ci fossi io a vegliare sulle sue donne.... non capiva che con la primogenita vegliare non era per nulla il termine appropriato. :roll:
Io e lei eravamo la coppia più chiacchierata (per usare un eufemismo) della cittadina: ogni maschio in età riproduttiva la guardava con occhi bramosi, e questo non lo negava neppure lei, poi è vero che le donne guardavano me, e lei gelosissima me lo faceva notare continuamente, ma mi guardavano per capire, fondamentalmente, che qualità avevo, per accompagnarmi ad una bellezza simile.
Entravamo in qualsiasi locale e l'attenzione era tutta su di noi: ci sentivamo gli occhi di tutti puntati addosso e non era una sensazione piacevole.
Eravamo solo dei ragazzi che volevano divertirsi, e ci divertivamo.
Punto.

Poi per 35 anni ci siamo evitati, dopo aver traumaticamente deciso d'interrompere la nostra relazione, ultimamente l'ho rivista un due/tre volte e comunque lei sa che sarà sempre il mio "Brivido Nero", ancora adesso quando la chiamo così, vedo che le fa un certo effetto.
Io convivo dal 1996 con la coinquilina, che si chiama Marzia, lei Emanuela, è stata anche sposata per un periodo, molti ma molti anni dopo la nostra rottura, ora ha un compagno ultrasessantenne, con la pancetta d'ordinanza: vedendomi da vicino, mi ha detto che io sono rimasto il solito maschio irresistibile per lei, come lo ero a vent'anni.
Per il mio essere vanesio, un complimento infinito.
Ma con l'avanzare dell'età ho notato l'addolcimento del suo carattere: va bene ha detto che sono sempre irresistibile, ma ha pensato sicuramente che sono anche lo stesso coglione, immaturo di una volta: i suoi occhi non possono nascondermi nulla, ma non ha avuto la cattiveria per dirmelo esplicitamente.
A 22 anni queste qualità erano accettabili, a 27 anni ha cominciato a capire che qualcosa non andava in me!
Lei era maturata, io ero lo stesso tipo.... che stregò baciandolo davanti a tutti, in discoteca a Belgrado.
Non ho avuto evoluzione alcuna!
Probabilmente voleva un uomo affidabile, serio.... io le scrivevo poesie che le facevano piangere lacrime calde, ma si è mai visto un poeta affidabile?
Sarebbe una contraddizione nei termini.
Io a 27 anni, pensavo invece che da ben 5 anni ero rimasto follemente monogamo, e che era ora che mi mettessi in condivisione con l'enorme mondo femminile che circolava nelle discoteche emiliane.
Per lei, avevo rinunciato al popolo della notte, da un giorno all'altro, quasi come fosse solo colpa sua.

Questo pensavo, ma quando la vedevo con altri ragazzi, soffrivo da star proprio male fisicamente.
Evitavo allora tutti i posti e le compagnie dove avrei potuto vederla.
Occhio non vede cuore non duole: una cosa era assodata, non era solo attrazione fisica che mi legava a lei, come pensavo dal primo istante che la vidi, ma adesso che l'avevo persa, ero certo che era stato amore, e come dice il filosofo Raf
Se hai amato era amore, non è mai un errore
Da poeta quale mi sono sempre sentito aggiungerei
L'ho lasciata perché il mondo è troppo grande, ma senza lei, il mondo si è rivelato troppo piccolo
Chiarito questo punto, passiamo a BBD forum.
Io conobbi sulla rete Popobawa e Bosshog, forse c'erano già anche li Efisio, Bionda Maledetta ed Hermes, ma non ho la certezza matematica.
Il Boss mi invitò a visitare il suo forum, e così mi iscrissi a BBD come Silver Surfer, che era già da anni il mio alias della rete.
Io ero essenzialmente interessato alla decriptazione dei DVD video, mi occupavo già di Djing digitale ovviamente, e avevo da sempre una passione viscerale per i sistemi operativi e i linguaggi di basso livello (passione seconda solo a quella che ho da sempre.... per le femmine!).
Vista l'età sono partito con l'Assembler, il DOS, il Basic ecc. ecc.
Come utente di quel grande forum, cominciai ad interfacciarmi con parecchi altri iscritti, un occhio particolare lo riservavo alle femmine, così conobbi pure Carla, che era un uomo, e Bionda Maledetta che era invece una maialina!
Il primo Admin oltre Boss con cui legai subito era Michele (Milauki), con cui mi univa l'interesse per le arti marziali, che mi aiutò col BBCODE per realizzare la mia prima guida sull'uso spericolato di DVDRebuilder.
Poi divenni moderatore e moderatore globale, indi Bongo decise di passarmi ADMIN e guardando il pannello di PhpBB, capii che quello era il mio mondo.
Non conobbi mai Duscudi, e neppure altri ADMIN che non frequentavano più.
Non ricordo neppure i nickname, li ricorderà se si degna di scrivere il toscanaccio, Hermes: uno era di Pistoia e lavorava presso l'acquedotto pubblico e cominciò ad insegnare a Bongo come dimensionare gli impianti idrici, poi alla fine a Bongo diedi io le dritte per realizzare l'impianto di climatizzazione per casa sua.
Ho sempre e solo parlato al telefono con loro, non li ho mai visti de visu.
Impressionante il numero di cadenze e dialetti che c'erano in BBD: ricordo cadenze venete (Michele e la mia cuginetta Alessia), siciliane (l'altra Alessia), piemontesi (Gloria), campane (Efisio), laziali (Bongo, Pila) ecc. ecc.
L'unico che poteva vederemi è stato Silvio (Pila), ci siamo ritrovati nello stesso posto lo stesso giorno ma non ci siamo incontrati, era un Lucca Comics e lui era con tutta la sua famiglia.
Quando mi operarono per la seconda volta per distacco della retina, ricordo benissimo che il primo a telefonarmi fu Michele, mi dispiace tantissimo di non avere più il suo numero di telefono, anzi colgo l'occasione per chiederlo se qualcuno lo avesse mai.
Poi io mi dimisi dalla carica di ADMIN, per evidente inadeguatezza intrinseca, scrissi testuale su BBD "Gli amministratori di un forum non dovrebbero avere rapporti di amicizia con gli utenti...quando si è creato un legame particolare, l'azione di un amministratore viene snaturata". : non avevo comunque bisogno di cariche per poter fare quello che volevo col PhpBB2; già seguivo dal 2005 i primi passi della progettazione del nuovissimo e rivoluzionario PhpBB3, che era coordinata da un tedesco (Naderman).
Rispondevo per conto di Altervista a quesiti tecnici che vertivano sul PhpBB e scrivevo per loro una serie di guide tecniche.

Avrei voluto incontrare tanti amici virtuali che mi ero creato sulla rete, ma la vita reale ha cadenze improrogabili che mal si conciliano con i desiderata.

Facebook l'ho sempre odiato: sono iscritto ma non scrivo niente di niente, e non metto foto altrimenti le donne non mi lascerebbero vivere mi sganascio

Già faccio un mestiere pericoloso in cui mi trovo spesso a casa di donne, drammaticamente solo, con i mariti al lavoro; non potete immaginare come alcune mi accolgono, da non credersi: giro con la fede al dito dell'anulare sinistro, pur non essendo sposato, per pura autodifesa!
Se siete sposati controllate le Vs. mogli quando vi vengono gli artigiani a casa: consiglio spassionato.

Come ho già scritto prima, di Bongo e Carla non ho più avuto notizie, il Boss l'ho sentito anche anni dopo per MP su Brain dove si era iscritto, ma anche lui teneva famiglia.
Pila, Echoes anche DJDavix miei utenti storici li ho sentiti di recente: molti utenti che avevo sono diventati uomini da ragazzini che erano, non mi rendevo conto che appena iscritti, molti erano ultra minorenni.

Da anni non ho più contatti neppure con Gloriuccia.
Idem con Alessia, Claudia; Sognatrice e tutte le altre femmine che ogni tanto passavano a salutarmi.
Però io dal 2013 al 2021 ho tenuto Brain inattivo: probabilmente avranno pensato che mi ero sposato...o passato sull'altra sponda!
Ultima modifica di Silver Surfer il ottobre 17, 2023, 12:27 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Sinéad O'Connor

Messaggio da Silver Surfer »

Proseguo con i miei ricordi.
Alla fine farò l'autobiografia, dei miei primi trent'anni: tremeranno tutte le signore (ormai in menopausa) della provincia di Modena.

Io prima del militare ero magro per partito preso, maniaco della forma fisica all'eccesso: pesavo massimo sui 75 chili; nei dodici mesi di naja, nonostante i mesi a razione K ho messo su 12 chili, non sottoponendomi più ad allenamenti massacranti che forse nemmeno gli spartani osavano, quindi mi portai sugli 87 chilogrammi a 22 anni compiuti e con l'altezza che avevo, stavo decisamente meglio.
Non che mi mancassero le femmine a 75, ma era ormai un'impresa troppo faticosa mantenerli.
Adesso a sessantadue anni sono sempre 87 chilogrammi, e sempre non mi mancherebbero le femmine!
Forse dovrei perdere qualche etto, perchè adesso i capelli non hanno incidenza alcuna.
Nel periodo in cui ero fidanzato con Brivido Nero, probabilmente sarò sceso sino a 83/84 chili, me senza fare diete di sorta, erano i ritmi che ci davamo.
Avevo addominali d'acciaio inox :o.O:

Nel 1982, a 21 anni appena compiuti, appena terminato il biennio propedeutico per ingegneria all'Università di Modena, un contatto di mio padre dice di avere modo di poter far svolgere la leva a me e a mio fratello in quel di Modena.
Io avevo già fatto due rinvii per esigenze di studio, e mio fratello di due anni più giovane, (ancora più alto e più grosso di me), ci trovammo così a svolgere il militare quasi tutto assieme, io ero un sesto scaglione lui il settimo.
Facemmo il CAR nelle Marche io a Falconara e lui a Pesaro.
Ricordo che c'erano i mondiali di calcio di Spagna, quelli vinti dall'Italia di Bearzot, vidi la finale in un bar di Falconara e ad ogni gol dell'Italia, avevo di fianco una ragazza marchigiana che mi abbracciava e baciava.
Il fascino della divisa.... e la mancanza di femmine in caserma!
Venni destinato all'Ottavo Campale di Modena, Artiglieria Pesante con l'incarico 40 C di radiofonista (ero o non ero anche un DJ), mio fratellone venne spinto troppo in alto ed arrivò in quel di Cormons, al confine con la mia amata Slovenia.
Il mio capitano capì subito che ero sprecato come incarico, essendo l'unico super-alfabetizzato della batteria, mi mise nel centro tiri a calcolare le traiettorie da impartire agli obici.
Sapevo che esisteva una gara interna tra i capitani, nessuno era mai riuscito a colpire il famoso lenzuolo col primo colpo, e il capitano vedeva in me il suo jolly segreto.
Coi miei studi ero abilitato ad insegnare matematica come supplente anche nelle scuole medie superiori, calcolare equazioni di secondo grado velocemente, era un gioco da ragazzi per me.
Mi fecero dopo un mese e mezzo caporale e dopo tre mesi ero già caporalmaggiore.
Era evidente la mia leadership naturale, il mio carisma di maschio alpha, che mal si conciliava con la rigida gerarchia militare: in effetti i sottotenenti (erano tre), pur essendo piu alti in grado del sottoscritto, non hanno mai osato interferire con me, sapevano che il Capitano Girlando appoggiava in pieno tutto quello che io proponevo, a prescindere, e non si rapportava davanti ai ragazzi con loro, ma direttamente con me; li aveva delegittimati.
Ma loro, i sottotenenti, svolgevano il servizio di leva solo come un'imposizione: lo capii subito e presentai loro, molto generosamente, in libera uscita a Modena, una serie di signorine autoctone, disponibili e full optionals!
Non erano più un problema per me e per la Prima Batteria.

Andai al primo campo a fuoco in quel di Arezzo, Pieve Santo Stefano, ai confini dell'Umbria.
L'obice a differenza del cannone esegue un tiro molto parabolico, quindi simile al mortaio ma con gittata infinitamente più lunga.
Il famoso lenzuolo noi non lo vedevamo neppure con i binocoli, era a 9 chilometri di distanza ma con una collina davanti.
Il capitano chiamandomi alla radio:
Caporalmaggiore, quel maledetto in uno o due colpi lo posso prendere solo con te, me lo sento, cosa dici di fare?
Avevano una licenza premio se lo colpivano subito.
Io gli dissi
Capitano, qui al centro tiri basto io a fare il calcolo della carica da sparare e a trasmettere i dati alla batteria, bisogna che Alpino (un barese che mi sostituiva alla radio), si sostituisca a Savaia (un siciliano capopezzo) e mi imposti precisamente il goniometro per l'alzo del tiro: voglio che lo faccia uno che abbia almeno la terza media, a Savaia penso io a spiegare perchè lo farà lui, dicendogli che voglio che il capopezzo comandi senza altri obblighi, poi ho bisogno che lei capitano quando mi trasmetterà longitudine e latitudine del lenzuolo, mi legga perfettamente la velocità e la direzione del vento, e questo all'ultimo momento utile. Io farò velocissimo tutti i calcoli e li trasmetterò a Savaia via radio per la carica, ad Alpino per l'alzo dell'obice.... e poi Capitano servirà anche una bella dose di culo!
Lui
CaporalMaggiore ricevuto.
Io
Capitano se prendiamo qualche rischio potremmo aumentare esponenzialmente le possibilità di fare centro. Se Voi e gli osservatori siete allocati lateralmente alle traiettorie di tiro, potrei calcolare una parabola radente alla collina, meno ci alziamo col tiro e meno ci esponiamo ai venti e alla rarefazione dell'aria, la controindicazione e che potremmo non scavalcare la collina. Io prenderei questo rischio.
Il capitano risponde subito
Caporalmaggiore, bruciami l'erba della collina col tiro radente, è un ordine!
Dovete sapere che la strategia normale era quella di colpire il lenzuolo in tre colpi, e tre colpi erano il massimo ammissibile prima di cambiare posizione all'obice, perchè altrimenti la nostra posizione sarebbe stata individuata dall'ipotetico nemico e colpita dall'artiglieria avversaria.
Primo colpo d'aggiustamento, secondo colpo di correzione, terzo colpo al bersaglio.
Non sempre si riusciva a colpire il lenzuolo al terzo colpo, noi lo colpimmo al primo colpo, lo capii dall'urlo d'eccitazione del Capitano Girlando alla radio.
Caporalmaggiore, abbiamo distrutto il lenzuolo, gli osservatori mi stanno tutti facendo i complimenti, io li giro a te!
Mi disse questo, con la voce rotta dall'emozione.
Ero su un CM a trenta metri circa dal pezzo da solo, perchè il sottotenente non contava una caxxo quando c'ero io, e quindi faceva i suoi porci comodi, la radio gracchiava perchè Alpino e Savaia mi chiedevano i dati di correzione disperati, io sono sceso dal camion e mi sono messo a correre come Tardelli urlando
Prima Batteria Ottavo Campale: siamo campioni del mondo!
I ragazzi all'obice si abbracciarono commossi: erano tutti estasiati, mi hanno raggiunto gridando frasi siculo-calabresi irripetibili e ci siamo uniti in una sorta di girotondo infantile, tutti insieme .... è stata una giornata memorabile.
Venne avvisato dell'eccezionalità anche il Tenente Colonnello, comandante in capo dell'Ottavo Campale, che volle venire a salutarci sul campo: e li i sottotenenti erano tutti belli ringalluzziti! Quando gli dissero che io ero praticamente da solo tutto il Centro Tiro della Prima Batteria, si mise sull'attenti davanti a me e mi strinse la mano dicendomi
Complimenti dal Reggimento caporalmaggiore, e li estenda a tutti i suoi sottoposti, oggi abbiamo fatto un'impresa che rimarrà negli annali, centro pieno con bersaglio a 9500 metri con vento laterale intenso; il Capitano Girlando non sta più nella pelle!
Io ho risposto più o meno così
Tenente Colonnello la ringrazio a nome di tutta la Batteria, anche quelli rimasti al campo base: col capitano Girlando, abbiamo osato osare.
A lui, Girlando, diedero la famosa licenza premio, a me fecero fare altri due campi a fuoco, anche con le altre due batterie, visto che anche gli altri due capitani mi volevano al centro tiri.
Un mese in più in Toscana!
Dormire in tenda e mangiare a pranzo e cena le famigerate razioni K.
Non ho più osato fare tiri radenti, la fortuna la puoi sfidare solo una volta, poi col Capitano Girlando avevo un feeling che non potevo avere con gli altri capitani.
Feci anche un campo invernale, dove i miei compagni morivano di freddo, erano tutti del sud Italia abituati a temperature miti, dormire in una stalla a zero gradi non era nelle loro corde. Ero perfettamente temprato seguendo da anni il sistema ginnico di JP Muller che prevedeva di forgiare corpo e spirito alla maniera degli spartani.
Quindi davo le mie coperte ai più freddolosi e al mattino mi incaricavo, personalmente, di rompere con un pugno il ghiaccio formatosi sull'acqua del bidone metallico che dovevamo usare per lavarci.
Quei ragazzi della mia batteria erano quasi tutti analfabeti totali, ma eravamo nel 1982 quando la scuola media era già obbligatoria, ho parlato con loro ad uno ad uno, ho scoperto una realtà dell'Italia che neppure immaginavo.
Ruppi a tutti loro la barriera dei pregiudizi che ci divideva, e una volta che riesci a togliergli la diffidenza e farteli amici, questi ragazzi si sarebbero tutti tagliati un braccio per il loro caporalmaggiore, e io me lo sarei tagliato per ognuno di loro: noi Italiani siamo un popolo meraviglioso!
Ne ho avuto la riprova durante le tragiche giornate e nottate dell'alluvione del Panaro del 1983, dove la mia compagnia fu stanziata a Finale Emilia. L'acqua nelle strade che non si vedevano piu, superava il primo piano delle abitazioni, tramite dei mezzi anfibi, recuperavamo la gente spostatasi ai piani alti delle case, e di notte innalzavamo le sponde del fiume.
Donne che avevano perso tutto, venivano a portarci da mangiare, pensavano a noi: mi commuovo anche adesso a scriverlo, non lo dimenticherò mai!
Uno dei miei ragazzi, li chiamavo così, io avevo due anni piu di loro, che mi parlava sempre della sua fidanzata, pretese che gli promettessi che a fine naja, io gli facessi da testimone alle sue nozze, e così fu: dovetti andare al suo paese una settimana prima, per conoscere tutte le famiglie per presentarmi al prete ecc.ecc.
Mantenni la parola, ero il suo caporalmaggiore non potevo far di meno!
Solo che tutti i suoi parenti erano preoccupati che un bel ragazzo come me non fosse ancora fidanzato: io avevo un bel da spiegare che non ero affatto impensierito di questa cosa, non tentavo neppure di dire loro che era una mia scelta precisa e consapevole, ero stato da poco interrogato pure dal parroco; loro mi proponevano nipoti e figlie varie a profusione, una tortura.
In quella settimana passata a casa di Massimo (Vetralla provincia di Viterbo, mi chiamava Luigggi con tre gi), probabilmente
germinò in me l'idea malsana, che anche una sola donna potesse rendere felice un uomo: infatti non molte settimane dopo a capodanno, mi fece prigioniero Emanuela (Brivido Nero), io che ero considerato a ragione, dalla fauna femminile delle discoteche di Modena e Reggio, una fortezza inespugnabile.
Le ragazze che conoscevo avevano la sera stessa per approfondire, il giorno dopo ero già con la testa ad un'altra!
Sono crollato miseramente al primo approccio di Brivido Nero (per dare un'idea, molto simile alla Bellucci giovane, quindi ero poi crollato in piedi :mrgreen:) allo Studio B (pronuncia: studio be con la e aperta): ero abituato a dettare io i tempi della contesa, non ero preparato ad una femmina, tra l'altro di una bellezza unica e sfolgorante, che prendeva lei l'iniziativa, davanti a tutti, e sempre davanti a tutti mi fece una specie di scenata di gelosia, perchè indugiavo troppo con lo sguardo sui lati B delle ragazze, che eravamo ancora semplici conoscenti e nulla più, anche se in realtà già nel viaggio in macchina verso la discoteca, mi aveva letteralmente stregato!
Ma torniamo al periodo della naja

Nelle polveriere, ne feci tre o quattro e mi piacevano perchè da caporalmaggiore, ero l'unico che poteva uscire fuori con la jeep a fare la spesa nei negozi, che avevano delle commesse molto carine; erano situate vicino a Piacenza, io dovevo portare i cambi ai turni di guardia, il rischio di essere presi a fucilate era sempre concreto (la procedura altolà/chivalà/fermi o sparo, loro la usavano a random ed erano avvezzi all'uso dei fucili sin da bambini!).
In effetti prima di Natale, in piena notte un mio ragazzo spaventato oltre ogni logica, mi sparò pure contro, gli urlai che era il cambio e che scendesse subito dalla garitta e feci l'unica cosa sensata che andava fatta: scambiai il mio caricatore Garand con il suo, e al tenente nei locali adibiti a dormitoio, dissi che avevo sparato un colpo per sbaglio, essendomi caduto il fucile dalla Jeep col colpo in canna. Io me la cavai con una reprimenda (per essere credibile avevo fatto davvero cadere il fucile da un'altezza di un metro circa, e quel coglione di ferrovecchio si spezzò pure nel manico, quindi rischiai anche grosso), ma al mio ragazzo non tolsero la licenza che era già programmata per le feste Natalizie. Era stata una cosa normalissima, e solo io, lui e il conducente della Jeep lo sapevamo, poi cominciarono ad arrivare dei pacchettini con dolci vari da tutti i ragazzi, spediti dalle loro famiglie con scritto sopra al caporalmaggiore, e quindi ero certo che tutti sapevano... e intanto ingrassavo!
La polveriera era arroccata su di una collina e quando pioveva la strada sterrata era un mare di fango e le jeep si piantavano, dovevo guidarle io che ero pratico coi furgoni della ditta di mio padre di uso delle marce ridotte. E i conducenti mi ringraziavano che non dicevo nulla al sottotenente. Anche quando si svuotava il rimorchio dei rifiuti, la manovra in retromarcia, glie le facevo io che ero pratico.
Nella tarda primavera organizzarono una marcia ad orientamento.
Ci portarono con camion telati chiusi, per non farci capire dove andavamo, sul greto del fiume, che intuii fosse il Secchia, perché in lontananza scorgevo un'insegna a me nota, Porcellanosa, una ceramica della periferia estrema di Sassuolo.
La meta era Marzaglia, paese sul fiume Secchia a una decina di chilometri verso valle, proprio di fronte a Rubiera dove andavo in discoteca al Cenerentola.
Dissi al mio sottotenente di buttare la cartina militare (l'ho conservata a casa mia, è dettagliatissima) che lo portavo io tranquillamente. Tanto piu che le altre due batterie erano partite a spron battuto nella direzione opposta!!
Li dovemmo aspettare per circa tre ore.
Poi il sottotenente quando capì che ero di quei posti, mi chiese se ero disposto ad accompagnarlo nei turni serali di picchetto, che lui aveva sentito parlare di un locale famoso il Picchio Rosso, voleva sapere se lo conoscevo visto che lui poteva entrarci gratis in ispezione. Gli risposi che l'avevo già sentito nominare e che sapevo all'incirca dove fosse.
La sera andammo e quando fummo all'ingresso tutti i dipendenti del locale mi abbracciavano e mi pigliavano per il culo perché ero in divisa militare. Entriamo, il DJ da lontano mi saluta e ride per come sono vestito in mimetica, anfibi e cinturone di pallottole alla Rambo, e anche quasi tutte le donne mi vengono a salutare, e una, molto avvenente, mi dice
Dimmi che stassera mi porti a casa con la jeep
Io rispondo
Se vieni in bagno ti do una ripassata veloce che ho il rientro alle 11.00
Non era vero, con sottotenente di picchetto il rientro era per mezzanotte, dico al tenentino
Lei stia qui, individuato il perimetro del locale, costruisca mentalmente tutte le vie di fuga, che io vado ad accompagnare questa bella ragazza al bagno, che sono postacci per ragazze sole
Il sottotenente sconvolto mi fa
Non me la racconti giusta caxxo, perchè ti conoscono tutti?
In effetti.... non era la mia prima volta al Picchio Rosso. :lol:
Mi congedarono da sergente.

Alcune immagini della naja:
Prima Batteria, pezzo numero 1 (ogni batteria aveva tre trattori con relativi obici, e io calcolavo i tiri per tutti e tre, ma la numero 1 era quella dove, col capitano, avevamo concentrato il meglio di ogni ruolo al pezzo) campionessa imbattuta di tiro di precisione con l'obice, il capopezzo Savaia è quello a destra con gli occhiali scuri.
Io ero velocissimo a fare i calcoli dei tiri, ma i miei ragazzi erano
Imbattibili sul pezzo, noi facevamo i tre tiri standard, quando gli altri sparavano forse il secondo!
Campo invernale
Pranzo con Gnocco Fritto e Tigelle, Silver e Prima Batteria, Ottavo Campale Artiglieria Pesante; stavolta non mi nascondo, sarei quello più lontano sulla fila di destra; avevamo i capelli abbastanza lunghi, non li ricordavo così, si vede che ai campioni della Prima Batteria, (pezzo 1) facevano delle concessioni, il capitano Girlando di sicuro chiudeva due occhi!
Quello nella mia fila che sembra abbia un telefonino in mano, è Massimo, quasi un fratello aggiunto, dormivamo nello stesso letto a castello, lui sotto e io sopra, a lui feci da testimone di nozze!
Li eravamo giunti alle ciliege di Vignola, altra prelibatezza della zona, ed eravamo a casa mia.
Noto un numero considerevole di bottiglie vuote di lambrusco,
probabilmente festeggiammo qualche cosa che non ricordo.
Quando ero a Modena, e tolto il CAR, i 4 campi a fuoco, il campo invernale, le polveriere e l'intervento emergenziale a Finale Emilia, rimanevano pochi intervalli, in libera uscita serale, due alla volta ho portato tutta la prima batteria a cena da mia mamma e mio padre, era doveroso perché erano come una mia famiglia allargata, chi non ha fatto il militare non può capire le dinamiche assurde che si creano.
Mi fa una strana impressione vedermi con soli maschi, io nelle foto sono sempre circondato da femmine tentatrici!

P.S. Lulù non c'è più!
Nel bar di fronte al mio ufficio ora c'è un papà cinese con le due figliolette: niente male le ragazze ma avranno si e no 20 anni, mi sto quasi convincendo di lasciarle perdere che sono troppo stagionato per loro.
Sto decisamente maturando!?

P.P.S. Massimo mi instillò il convincimento di provare per una volta tanto la vita di coppia, già tutti i miei amici piu cari avevano fatto questo passo e allora mi dissi che tanto valeva iniziare con la migliore.
Mettendomi con Brivido Nero ero conscio che giravo per Sassuolo con l'oggetto dei desideri della fauna maschile, ed ero preparato alle cattiverie, figlie dell'invidia, che avrei accumulato, la mia calma era tangibile.
E sapevo di non doverla perderla mai, altrimenti diventavo verde come Hulk!

Immaginavo che Emanuela fosse gelosa di me, lo dimostrò già a Belgrado; non pensavo però a quei livelli: a sentire lei, tutte, ma proprio tutte le donne che incrociavamo, mi guardavano in maniera inopportuna (che solo lei percepiva in quanto femmina, io come uomo ero limitato, quindi non potevo accorgermene).
Al ristorante, una delle prime nostre uscite, (in cui valutavamo se insieme riuscivamo a stare piu di un'ora senza fare sesso :roll: ) andai al bagno, quando tornai indietro lei era tutta imbronciata, le chiesi il motivo, pensando che avesse subito avances pesanti di clienti o camerieri, e lei mi disse invece che le sembrava che facessi apposta d'andare in bagno, per girare tra i tavoli e attirare l'attenzione di tutte le donne: pretese che la baciassi subito, per far capire a tutte che lei era la mia fidanzata, mi limitai a dirle che d'ora in avanti l'avrei fatta nei pantaloni e che anche i sassi lo sapevano ormai che io, il coglione più coglione di Sassuolo, ero il suo moroso, altrimenti se preferiva avrei messo un annuncio sul giornale locale con le nostre foto.
Mi disse che era una buona idea scok
Di solito non aveva comunque bisogno di ricordarmi di baciarla, ero giovine e avevo ancora buona memoria!
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