LA BAMBOLA DI PEZZA E LA BAMBOLA MECCANICA

L'amore per la lettura non può che generare amore per lo scrivere
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Darkman
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Iscritto il: marzo 28, 2009, 11:04 pm

LA BAMBOLA DI PEZZA E LA BAMBOLA MECCANICA

Messaggio da Darkman »

Una sera mia figlia è uscita per la prima volta con la sua comitiva per andare a vedere un film all'arena, mio figlio con la sua ed io e mia moglie abbiamo cenato soli.
Mi veniva in mente la canzone di Celentano "Il tempo se ne va" e ricordavo tutte le sere che aiutavo la mia signorina ai compiti di Matematica e di Italiano fino a tardi (quando viaggiavo e tornavo la sera, li facevamo dopo cena) fino all'anno scorso, quasi otto anni. Adesso è diventata bravissima ed io non più all'altezza essendo al secondo anno di superiori. Ho smesso di essere il suo idolo: si sente grande e adesso tutte le sue confidenza e coccole sono per la sua mamma, ma sono contento lo stesso e la coccolo con gli occhi e ci vediamo qualche fiction insieme.
Una delle mie abitudini fino alla sua adolescenza, era di raccontarle ogni sera una storia mentre lei era a letto tanto che, esaurite quelle che ricordavo, le inventavo per lei.
Le piacevano e mi convinse a scriverle ed una delle sue preferite era la seguente (da un racconto simle che io ho cambiato e personalizzato).


[area=]LA BAMBOLA DI PEZZA E LA BAMBOLA MECCANICA
di
Luigi
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C’era una volta una bella bambina che possedeva una soffice bambola di pezza con la quale giocava tutto il giorno, vestendola, pettinandola e parlandole..
Venne il Natale e i suoi genitori le regalarono una sorprendente bambola meccanica. Questa bambola faceva di tutto: parlava, cantava una breve canzoncina, camminava, ballava e tante altre cose e la bimba fu tanto entusiasta che mise da parte la bambola di pezza per giocare soltanto con lei.

Durante la notte, mentre tutti dormivano, i giocattoli si misero a discutere tra loro e tra questi la bambola meccanica si rivolgeva con superbia all’altra vantandosi: “La padroncina impazzisce per me perché so fare tante cose: cammino, ballo e canto, mentre tu non sai fare proprio niente!”
La bambola di pezza, mortificata, restava in silenzi o e piangeva seduta a terra in angolo della stanza.

Un giorno la bimba fece i capricci un po’ più del solito e voleva coricarsi con una delle sue bambole.
La sua mamma, bruscamente, le intimò: “E va bene, ma puoi portartene una sola a letto e decidi subito!”.
La bambina esitava: la bambola meccanica era sì piena di tanti meccanismi, ma era così rigida, dura e spigolosa…
Prese la sua decisione: afferrò di corsa la morbida bambola di pezza, se la coricò con sé sotto le lenzuola e se la strinse stretta stretta al petto addormentandosi.
La bambola meccanica diventò verde per l’invidia, mentre la bambola di pezza, tra le braccia della bimba sentì il suo cuoricino battere forte forte per la felicità.[/color]
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