Efisio ti ho detto che ho ricordi nitidissimi di cose magari insignificanti e molto nebulosi di cose ben più significative.
Ricordo poco e nulla di mia madre che mi è morta davanti agli occhi.
Poi la mente umana, tende a non registrare permanentemente gli eventi negativi, diciamo che
elabora velocemente i lutti.
Chiaramente i dialoghi li ricordo nella sostanza, ma mica parola esatta per parola; i gesti e le azioni sono quelli inequivocabilmente.
In quegli anni
vivevo molto sopra le righe, ero davvero poco affidabile:
non avevo bisogno di attingere al fanciullo, ero ancora, abbondantemente, fanciullo!
Ma tu Efisio, pensavi che scrivessi, io ventisettenne, di abusi sessuali a tre ragazzine sedicenni? O che le obbligassi a fare sesso orale con me?
Cosa ti aspettavi di leggere?
Ricordo quei momenti perché quelle ragazzine, mi guardavano con occhi adoranti: ero il loro Deus ex Machina!
Bisogna considerare che io prima di fidanzarmi (mia mamma era contentissima del figlio finalmente accasato), avevo vissuto praticamente in locali notturni e discoteche: poi di punto in bianco, ho mollato tutto per vivere in simbiosi con Brivido Nero.
Mi mancavano quelle sensazioni, gli sguardi assassini delle ragazze che ammiccano (non mi mancava il sesso, anzi),
ero come un drogato in astinenza, quelle ragazzine, erano una mia dose settimanale.
Ero quasi io ad aver bisogno di loro, che viceversa.
Con la mia morosa andava tutto benissimo (sessualmente ero stressato dai ritmi folli che ci imponevamo, ma ci sono tipologie di stress ben peggiori!), ma per la sua gelosia veramente patologica, (
io andavo in giro con un articolo come lei e non dovevo essere geloso, e lei pretendeva che nessuna osasse guardarmi a lungo o mi parlasse oltre il lecito, figurarsi come giudicava le mie vecchie amiche, che avevano anche molta confidenza fisica con me) avevo dovuto lasciare tutte le mie amicizie pregresse, che erano ovviamente anche femminili; uscire con la mia compagnia di giro era impossibile (era gelosa di tutte le ragazze che mi avvicinavano:
che poi a me personalmente, che una femmina così bella si dimostrasse così gelosa, pure mi piaceva), portarla in discoteca nemmeno a parlarne....li mi salutavano e fermavano quasi tutte le ragazze, figurarsi!
Abbiamo provato ad uscire con altre coppie (
coppie scelte da lei, perchè se le sceglievo io, pareva che facessi apposta a chiamare signorine che erano più interessate a me che al loro fidanzato;
ma non andavano bene perchè la ragazza, una volta fatte le dovute presentazioni, poi regolarmente, mi fissava troppo insistentemente! E assolutamente non andava bene, che poi essendo care amiche sue, era ancora peggio, come caxxo si permettevano di guardarmi così, poi davanti a lei?
)
o amici suoi maschi, ma non funzionava neppure! Erano tutti over trentenni, molti di essi sposati con figli, tutti appassionati come lei alla stato terminale di fotografia, e tutti inutilmente e perdutamente innamorati di lei.
Io in quei frangenti ero calmissimo, ma dentro soffocavo una gelosia latente (questo era in effetti il nostro gioco), e lei non doveva spingersi troppo oltre (o il gioco degenerava, e se io perdevo l'aplomb, era meglio starmi a 10 metri buoni di distanza, visti i miei precedenti nelle discoteche); sempre si faceva perdonare buttandosi, voluttuosamente e lascivamente, sopra di me.... e da li partiva l'istinto privo di ragione: che poi io e lei, beninteso eravamo ragazzi di 23/24 anni: ci guardavamo negli occhi e scattava la scintilla del desiderio, ovunque fossimo.
Gli amici suoi, si stancarono di fare gli attori non protagonisti.
Da qui le denunce per atti osceni in luogo pubblico, che poi mica scopavamo davanti a tutti, anche se ci andavamo vicino.
Abbiamo sempre sospettato che le telefonate anonime ai carabinieri fossero state, o dei suoi ex-morosi o delle ragazze che io riaccompagnai a casa dalle discoteche, ma non avevamo prove!
Così ci siamo isolati io e lei. Un poco per inerzia e molto per evitare altre denunce:
certo ci piaceva a entrambi farlo in posti pericolosi, ma tutto considerato a casa sua, tra divani e letti
era pure molto più comodo (soprattutto per me che in macchina mi rovinavo a sangue entrambe le ginocchia)...
e il rischio che ci vedessero sua mamma e sua sorellina era sempre presente.
Poi appena si poteva giravamo per l'Italia e anche all'estero
dove non eravamo additati da tutti come capitava ormai a Sassuolo.
Tanto ci bastavamo alla grande: ma io pensavo, che prima o poi tutta questa attrazione magnetica che c'era, col tempo si sarebbe affievolita... e difatti dopo cinque anni accadde.... e a me non andava per niente bene parlare di matrimonio!
Difatti anche oggi a 62 anni, non ho mai voluto saperne di sposarmi!
Forse a 80 ho detto alla mia attuale compagna che potrei farci un pensierino.
Io non mi esponevo mai: tutte le volte che mi sono fidanzato me l'hanno chiesto le donne!
Non pretendevo che si dichiarassero in ginocchio, ma se lo facevano apprezzavo!
Io davvero ero l'uomo che non doveva chiedere mai
Il mio problema è che diciannovenne, mi ero perdutamente innamorato della mia dolcissima ossessione carpigiana, ma lei sicuramente, pretendeva che facessi io il primo passo.... e questo non lo concepivo.
Soffrivo per lei, e mi sembrava normale fare soffrire tante altre ragazze, illudendole, quando provavo zero interesse per loro.
Ma io ero un
maschio alpha-alpha-alpha
Non scherzo: io avevo un tale alto concetto di me stesso, che mai avrei accettato di dover chiedere qualsiasi cosa ad una donna; era lei fortunatissima ad avermi incrociato e attirato la mia attenzione, che doveva intercettare tutti i miei bisogni.
Ma sono stato abituato male fin da giovanissimo: tante
donne molto, molto belle ci hanno provato con me, nella stessa sera al Picchio Rosso capitava che tre/quattro ragazze mi chiedessero di essere riaccompagnate a casa; mi sa che io ho ispirato Vasco Rossi in
Colpa di Alfredo..... altro che il benzinaio di Modena di colore!
tutte le sere ne accompagna a casa una diversa
Poi mi sorprendevo che la carpigiana non volesse mettersi con me!
P.S.
Questa l'interezza di una mia poesia (concepita per essere cantata da lei, e solo da lei) in francese, qui in italiano anche se perde diverse rime e pure di musicalità, che ho regalato ad
Anggun la prima volta che la vidi.... ed era in accappatoio bianco, una visione celestiale!
Un gesto d'amore
Stanchi di parlare a voce alta senza mai saperlo fare
E spesso inventiamo scuse per le nostre debolezze
Stanchi di insegnarci come due sconosciuti
E sintonizziamo i nostri cuori sulle rovine che ci lasciamo
Sogno, stanca, la tua forza è la mia
Potremmo cantare a squarciagola in quest'arena
Un gesto d'amore
Questo è tutto ciò che spero
Un gesto d'amore
Per il prossimo millennio
Un gesto d'amore
In tutta la terra
Un gesto d'amore
Che non potremmo mai annullare
Corro dietro alla fiamma che nasce al suo tempo
Quella vocina che dice che sta tutto lì
Che si può vedere solo il fiore circondato dalla miseria
E che solo il perdono merita i suoi soldati
Stringi, chiudi le palpebre
Aiuta i miei pensieri
Per lasciare la terra
Un gesto d'amore
Questo è tutto ciò che spero
Un gesto d'amore
Per il prossimo millennio
Un gesto d'amore
Una preghiera umile
Un gesto d'amore
Che non potremmo mai annullare
Un gesto d'amore
Un granello di polvere
Un gesto d'amore
Chi ci renderebbe così orgogliosi
Un gesto d'amore
Un ponte sul mare
Un gesto d'amore
Non potremmo mai fare di meglio
E se le parole non falliscono
E rimangono solo le nostre azioni
Non lasciare che nulla ci separi
Non lasciare che nulla ci ritragga
Con un gesto d'amore
Un gesto d'amore
Non lasciare che nulla ci separi
Un gesto d'amore
Se è rimasto solo un atto
Un gesto d'amore
Un gesto d'amore
L'originale scritto a mano con inchiostro rosso
Un Geste D'Amour
Lassee de parler haut sans jamais pouvoir faire
Et d'inventer souvent des excuses à nos faiblesses
Lassee de nous apprendre comme deux etrangeres
Et d'accorder nos coeurs aux ruines qu'on se laisse
Songes,las,ta force est la mienne
On pourrait chanter, haut, dans cette arene
Un geste d'amour
C'est tout que j'espere
Un geste d'amour
Pour le prochain millenaire
Un geste d'amour
Sur toute la terre
Un geste d'amour
Qu'on ne pourrait jamais defaire
Je cours apres la flamme qui nait a ses heures
Cette petite voix qui dit que tout est la
Qu'on ne peut voir la fleur qu'entouree de misere
Et que seul le pardon merite ses soldats
Serre,ferme les paupieres
Aide mes pensees
A quitter la terre
Un geste d'amour
C'est tout que j'espere
Un geste d'amour
Pour le prochain millenaire
Un geste d'amour
Une humble priere
Un geste d'amour
Qu'on ne pourrait jamais defaire
Un geste d'amour
Un grain de poussiere
Un geste d'amour
Qui nous rendrait tellement fiers
Un geste d'amour
Un pont sur la mer
Un geste d'amour
Qu'on ne pourrait jamais mieux faire
Et si les mots nous lachent
Et restent que nos actes
Que rien ne nous detache
Que rin ne nous retracte
D'un geste d'amour
Un geste d'amour
Que rien ne nous detache
Un geste d'amour
S'il ne reste qu'un seul acte
Un geste d'amour
Un geste d'amour
Lei la lesse a voce alta, una lacrima le cadde furtiva sul volto di porcellana brunita, e poi la seconda volta la cantò sulle base delle mie annotazioni musicali, legge le partiture come bere acqua fresca,
e disse che era fantastica, super! Mi chiese altri testi. Io le risposi, (dopo qualche secondo, per riprendermi dalla bellezza assoluta di sentire l'intonazione della sua voce) che questa era un unicum ed era un vero gesto d'amore per lei, come artista a tutto tondo e che comunque avrei dovuto cambiare una parola
palpebra, perché dalla sua bocca usciva troppo-troppo eccitante, (lei mi ha ripetuto, sorridendo,
e il suo sorriso sarebbe da vietare, tre volte
paupieres) che il testo voleva essere un augurio per il nuovo millennio alle porte (era il 1999), pensando ad un solo piccolo gesto amorevole scambiato, che avrebbe mitigato tante sofferenze.
Ma lei disse che era perfetta così:
entrò anzi nello spirito del testo e fece anche lei un geste d'amour ricambiando il mio... e così rimase originale
il mio scritto vergato a mano in rosso,
come la passione!
Io in realtà, ero nella suite privata dell'Hotel Canalgrande di Modena, lei sarebbe stata ospite dell'ingegner De Tomaso (proprietario dell'Hotel e della casa costruttrice di famose automobili di superlusso) ingegnere che io in quegli anni sino al 2004 circa, chiamavo per nome,
Santiago e lui mi chiamava
Luigi, ero il capo dei suoi manutentori: lui sapeva che io parlavo francese e inglese come madrelingua, mi aveva detto di controllare la vasca idromassaggio che era tempo che nessuno revisionava: sapevo che doveva venirci
Anggun, e quindi mi ero portato il testo della canzone con me, ma non sapevo che lei era già nel bagno... e in accappatoio! Poi lei tenne a precisarmi che era appena divorziata (aveva 25 anni ed era di una bellezza che ti toglieva il fiato) e mi disse che le piacevano gli uomini alti, prestanti, con gli occhi chiari e.... che scrivono poesie; io le risposi che ero fidanzato... ma andavo pazzo per le more coi capelli lunghi, con gli occhi scuri e .... indonesiane appena divorziate!
E così collaudammo insieme la vasca idromassaggio extralarge..... che voi chissà che cosa avevate pensato? Maniaci sessuali!!!
Mi chiese pure se potessi accompagnarla a Roma, che era ospite in un programma su Rai 1, visto che il mio francese
terrible lo trovava irresistibile!
Non aveva inteso che non vivevo corteggiando le donne o scrivendo poesie e canzoni: ma dovevo lavorare.
Comunque ci siamo rivisti....
Uscì un anno e mezzo dopo, come
canzone di successo, con la musica delle strofe modificata da
Benzì, ma mantenendo originale il ritornello: è venuta molto bene (avessi voluto avrei potuto intentare causa anche con la musica delle strofe modificate, ma il mio era un vero
gesto d'amore per la principessa
Anggun, e avrei preferito che lei prendesse il merito dei testi, ma vabbeh) ma l'originale per me era ancora meglio, la tradussero
scandalosamente anche in inglese e in indonesiano.
Non scartarono nulla, la musica delle strofe la usarono circa 8/9 anni dopo;
questa non mi sembra originale per nulla!
Ma cosa puoi dire a un
essere così aggraziato?
Solo grazie per aver prestato la sua voce stupenda!
Ci sentiamo ancora con WhatsApp: si è sposata da 5 anni con un architetto alto, slanciato con gli occhi chiari, vive quasi sempre in Canada e ha la figlia
Kirana (che ha avuto da uno scrittore francese sposato anni addietro), che ora a 15 anni sembra il suo clone vivente.
Le ho segnalato questa discussione e lei si è raccomandata di non esagerare con i complimenti sperticati.
Non ho mai capito se sia più modesta o bella e brava!
Semplicemente è
Anggun, il suo nome esteso (e in Indonesia i nomi hanno un significato pregnante) sarebbe "
grazia nata da un sogno", non si poteva fare di meglio!
